Siamo riusciti ad intervistare Milica Zec la regista di “Giant” , uno dei primi cortometraggi a 360°, che ha stupito tutti al Sundance film festival.
1) Giant è uno dei primi film realizzati in modalità VR. In che modo secondo te la realtà virtuale cambierà il modo di produrre film? Pensi che in futuro il film in VR sostituiranno i film classici?
Secondo me la realtà virtuale non sostituirà mai i film classici. E’ un mezzo completamente nuovo, con molte cose che ancora non sappiamo e che prenderanno forma nei prossimi anni. Quello che è emozionante sulla realtà virtuale, è che permette all’osservatore di diventare un personaggio nel film e avere il controllo sulla storia e sull’ambiente, e questo è anche l’aspetto da tenere in continua considerazione durante la narrazione.
2) Come è nata l’idea di raccontare questa storia e di usare la VR per farlo?
L’idea mi è venuta dopo aver incontrato la sceneggiatrice Lizzie Donahue e condiviso con lei l’esperienza che ho vissuto di crescere in un paese in cui c’è la guerra. Fu ispirata dai miei racconti, e ne usci una storia per “Giant” che parla di due genitori che cercano di distrarre il loro bambino di 6 anni dai bombardamenti. Volevo trasmettere agli spettatori le sensazioni di essere intrappolati in una zona di guerra e ho pensato che il miglior modo per comunicare questo messaggio importante fosse di trasportarli sul posto e metterli nelle stesse situazioni dei protagonisti.
Cosi ero sicura che fosse una storia da raccontare necessariamente tramite realtà virtuale. Ho chiamato il mio caro amico e collaboratore creativo Winslow Porter per unirsi come produttore e co-creatore. Abbiamo creato un team di 50 colleghi e amici di grande talento e ci siamo messi al lavoro.
3) Che tipo di tecnologie e strumentazioni avete usato?
Con l’aiuto del nostro produttore tecnico Juan Salvo, abbiamo decido di filmare gli attore di fronte allo schermo verde usando una camera Epic Red Dragon, e abbiamo registrato i dati della profondità di campo usando un Microsoft Kinect 2. Abbiamo poi unito il tutto in un ambiente 3D a 360° usando Unreal Engine
4) Realizzare un film VR è una grande sfida, dal momento che non si ha una scena singola,ma un ambiente a 360 di cui tenere conto! Quali sono le difficoltà maggiori che avete riscontrato, come le avete superate?
In “Giant” abbiamo dovuto imparare un linguaggio e un modo di esprimerci completamente nuovo. Abbiamo fatto molte prove e errori. Mentre realizzavamo lo script abbiamo lavorato con gli attori per capire come usare a pieno uno spazio a 360 gradi, una cosa a cui normalmente non devi pensare in un film tradizionale. Con il nostro direttore tecnico artistico Jack Caron, direttore creatore Todd Bryant e il tecnico VR Omer Shapira, abbiamo creato una nuova pipeline di produzione e un piano di lavoro per unire i video e i dati nel game engine
5) Quando avremo modo di vederlo in Italia?
Al momento non sappiamo ancora quando potremo mostrare “Giant” in Italia, anche se saremo felici di poterlo trasmettere anche da voi.
al momento, Giant sarà visibile questo autunno al New York Film Festival, Carnegie Mellon’s Art & Code Symposium, and Busan International Film Festival Forum